venerdì 23 dicembre 2016

Ipse dixit #2: WTF

La Repubblica on line edizione di Torino, a corredo dell'articolo sulla presentazione della mostra alla Gam "Dalle bombe al museo", ha pubblicato questa fotografia scattata dall'agenzia Ansa: la dicitura sullo smartphone della visitatrice avrebbe fatto felice la pattuglia dei situazionisti di Cosio d'Arroscia.

Ringraziamo La Repubblica e l'agenzia Ansa per l'immagine, cfr. http://bit.ly/SimondoGAM_WTF


GAM,Torino "Dalle bombe al Museo: 1943-1959". In primo piano una scultura di Jean Arp, sullo sfondo opere di Piero Simondo, Karel Appel, Asger Jorn.

Ipse dixit #1: Marziano Bernardi, «Gli Immaginisti d’Alba», La Stampa, 11 dicembre 1956

Marziano Bernardi (1897-1977), storico critico d’arte de La Stampa di Torino, commenta i «movimenti internazionali» in corso ad Alba, e in particolare i lavori degli esponenti della Bauhaus Immaginista esposti nel dicembre 1956 all’Unione Culturale di Torino.

Chi avrebbe pensato che Alba la nostra piemontese Alba capitale del tartufo, potesse diventare un centro «europeo» di ricerche, di sperimentazioni artistiche, piovendo in quella tranquilla provincia, a riunirsi con locali pittori Simondo e Gallizio, ora un danese, il Jorn, ora un olandese, il Constant, ora un cecoslovacco, il Kotik, ed altri magari valendosi dell’ «autostop», senza contare gli italiani Cherchi e Garelli con qualche loro amico? Invece così è: perché le vie del Signore sono infinite, e per quelle vie gli Immaginisti d’Alba (quelli ora citati espongono in questi giorni all'Unione Culturale alcuni i loro lavori esemplificativi dell'Immaginismo) pare debbano giungere fino a Parigi e nelle maggiori capitali d'Europa. Auguri.
Cosa sia l’ «Immaginismo», nuova dottrina estetica, sarebbe lungo ed anche molto difficile da spiegare e capire. Un manifestino ciclostilato avverte che «il movimento internazionale per una Bauhaus di immaginista presenta Debord, Constant, Fillon, Gallizio, Garelli, Jorn, Simondo, Wolman, e annunzia una conferenza sulla Storia dell'internazionale Lettrista». Seguono alcuni aforismi: «Appoggiato su dati di cui rinnova senza posa il rapporto, e che mutano per la forza dei loro stessi movimenti, l'uomo avanza», ecc. Parole oscure, come quelle, del resto, che seguono e avvertono: «l'avvenire dei vostri bambini dipende da ciò: manifestate favore dell'urbanesimo unitario», ecc. Le altre frasi sono più oscure ancora, e il tono, il piglio ricorda i vecchi (oh, quanto vecchi!) manifesti del Futurismo. La Bauhaus Immaginista, insomma, sarebbe nata come protesta, ad opera dello Jorn, contro il programma di una nuova Bauhaus di Ulm, diretta dallo svizzero Max Bill. Protesta dunque contro l'astrattismo in nome della «Immagine». 

Abbiamo cercato le «Immagini». Abbiamo visto strane forme informi, in stato di levitazione dalle chiazze, dai grumi, dalle zone, ora dense ora sottili, di un colore perlopiù violento: inoffensivi spettri innocentemente vaganti. Sembra incerto, per ora, che in essi si nasconda un programma così vasto ed ambizioso. Limitarsi dunque la cronaca, per il momento è prudente. Ma quanti programmi partorisce l'arte contemporanea? E quante vere e vitali e poetiche «Immagini»?


Marziano Bernardi, «Gli Immaginisti d’Alba», La Stampa, 11 dicembre 1956

venerdì 16 dicembre 2016

"Dalle bombe al museo": Piero Simondo alla GAM di Torino

Mercoledì 13 dicembre è stata inaugurata la nuova mostra temporanea alla GAM di Torino: "Dalle bombe al museo. 1942-1959". 

Curata da Riccardo Passoni e Giorgina Bertolino, l'esposizione racconta la rinascita delle arti visive dopo la caduta del fascismo, in parallelo alla ricostruzione della Galleria d'Arte Moderna di Torino dopo la distruzione della sua struttura 
originaria durante un bombardamento nel 1942.

In un percorso "multi-mediatico" che accosta dipinti, sculture, fotografie, scritti e design d'epoca, il visitatore potrà scoprire, tra una tela di Appel e un quadro di Jorn, un importante lavoro di Piero Simondo: "Vele". 

Realizzata nel 1962, nel pieno degli studi di Simondo sulla topologia, la tela multi-materica è stata acquistata dalla GAM nel 2004 e viene mostrata per la prima volta al grande pubblico in questa mostra, su iniziativa della Direttrice Carolyn Christov-Bakargiev.

Un'occasione da non mancare!

Dalle bombe al museo. 1942-1959, dal 13 dicembre 2016 al 14 maggio 2017
GAM Galleria d'Arte Moderna di Torino, via Magenta 31
Da martedì a domenica, h 10 - 18
Ingresso intero 10 €, ridotto 8 €

"Vele" (1962), l'opera di Piero Simondo esposta alla GAM










"Vele di Piero Simondo al fianco delle opere di Asger Jorn e Karel Appel


venerdì 9 dicembre 2016

Piero Simondo e Elena Verrone al Munch Museet di Oslo

Quest’oggi (e fino al 27 febbraio 2017) si inaugura ad Oslo, nella cornice dello splendido Munch Museet, la mostra sul M.I.B.I., Movimento per una Bauhaus Immaginista, avviato nel 1953 da Asger Jorn e successivamente integrato da Piero Simondo, Elena Verrone e Pinot Gallizio. La mostra oltre ai lavori dei citati fondatori presenta opere di Afroyim, Alechinsky, Appel, Baj, Corneille, Fontana, Matta, Rada e Sottsass.

Per maggiori informazioni: http://munchmuseet.no/en/news/the-imaginist-bauhaus
Munch Museet - Kunsthall Oslo | Dronning Eufemias - Gate 34 - Oslo


L'opera di Piero Simondo - Senza titolo del 1956 - esposta in mostra.

venerdì 2 dicembre 2016

A Torino, 60 anni fa: "E' LA LOTTA FINALE"

Pubblichiamo la traduzione della lettera (nonché le immagini della medesima) inviata da Guy Debord a Piero Simondo sessant'anni orsono, verosimilmente nel dicembre del 1956. Il testo della lettera riporta le precise indicazioni di Debord in merito alla mostra sul M.I.B.I. (Movimento per una Bauhaus Immaginista) organizzata a Torino presso l'Unione Culturale dal 10 al 15 dicembre 1956.  Il progetto di mostra fa seguito al "Congresso Mondiale degli Artisti Liberi", tenutosi ad Alba nel settembre del 1956. 
Il documento originale è conservato presso l'Archivio Simondo di Torino (*). 


Lunedì [... dicembre 1956?]

«Caro Piero,
Siamo contenti che la manifestazione di Torino possa farsi. Ma sarà il 10 [dicembre 1956, ndr.] (ancora 5 giorni di ritardo sui tempi previsti). Qui sono tutti senza soldi. Abbiamo provato a partire in macchina, in quattro. Ma non siamo riusciti a trovare i 50 litri di benzina necessari al viaggio, qui sono cominciate le restrizioni e il mercato nero non è ancora organizzato.
Ecco cosa possiamo fare:
Uno di noi (forse Asger [Jorn, ndr.]) arriverà ad Alba sabato sera. Vi porterà 8 o 10 quadri per la mostra e una registrazione di circa un’ora per la conferenza. Mi raccomando fatevi dare in anticipo le poche migliaia di lire che gli organizzatori vogliono pagarci.
Bisognerà che vi procuriate un registratore, per far sentire la nostra registrazione. Domenica dovrete anche inquadrare alla meglio i quadri che vi inviamo. E’ importante, per i quadri «lettristi» indicare al loro fianco i titoli, che sono molto lunghi (saranno scritti al contrario, vi invieremo dei fogli con i titoli scritti a macchina). Ti invio in allegato il foglio da far stampare come invito e documento della manifestazione. Spero che avrete il tempo di farlo. 

Anche qui abbiamo delle difficoltà nel preparare la mostra di Bruxelles [presso la Galleria "Taptoe", ndr.], perché dobbiamo scrivere anche il contenuto di un numero speciale della rivista edita da Taptoe. 
E' quasi certo che avremo anche una mostra a Parigi, il 15 marzo [del 1957, ndr.]. 
Come vedi, gli affari del Bauhaus marciano bene, ma un po' troppo velocemente per i nostri attuali mezzi. E' problematica soprattutto la questione degli spostamenti attraverso l'Europa. Bisogna arrangiarsi, ogni volta, con il massimo di quello che possiamo riunire sul posto. Per esempio, se la nostra mostra a Parigi si dovesse fare, penso che la tua presenza sarebbe più utile che a Bruxelles. Naturalmente se poteste venire in entrambe le occasioni sarebbe ancora meglio. 
Per riassumere, per Torino, potete contare come minimo su quello che vi annuncio ora. E forse, se le cose vanno bene, un po' di più.
Con amicizia a tutti, grazie di nuovo per l'accoglienza ad Alba.

Guy

Indicazioni per la composizione del testo

1 - ogni frase deve essere in un carattere diverso (soprattutto dal punto di vista della taglia, della dimensione dei caratteri)
2 - l’ultima frase (E’ LA LOTTA FINALE) deve essere in caratteri molto grandi, in uno stile da «manifesto».
3 - Inquadrate tutto il testo con la frase di invito. Naturalmente, completatelo con le indicazioni del luogo e delle date - cancellate o aggiungete i nomi nella lista dei partecipanti.
4 - Tradurre d’urgenza in italiano e stampare il documento fronte e retro, da un lato in francese, dall’altro in italiano.
5 - Inviateci un certo numero di esemplari così da poterli distribuire a Parigi.
»



Guy Debord, Lettera a Piero Simondo, testo manoscritto, s.l., n.d. [dicembre 1956?], Archivio Simondo, Torino.



(*) I diritti d'autore sul documento appartengono all'Archivio Simondo, e sono disciplinati nei termini della licenza "Creative Commons - Attribuzione non commerciale - non opere derivate 3.0 Unported”: è pertanto consentita la riproduzione, parziale o totale, del documento e la sua diffusione per via telematica a uso personale dei lettori, purché non sia modificata né utilizzata a scopo commerciale e l'autore e i riferimenti contenuti siano correttamente citati. 






Guy Debord, Lettera a Piero Simondo, testo manoscritto, s.l., n.d. (dicembre 1956?), Archivio Simondo, Torino.


M.I.B.I., E' LA LOTTA FINALE, testo dattiloscritto, s.l., dicembre 1956, Archivio Simondo, Torino.

venerdì 25 novembre 2016

Piero Simondo a Silkeborg

Il Museo Jorn (cfr. www.museumjorn.dk) fu avviato a Silkeborg, nel cuore della Danimarca, da Asger Jorn (1914-1973), fondatore del Gruppo CoBrA, del M.I.B.I., dell’Internazionale Situazionista, per ospitare la propria collezione che comprendeva circa 400 sue opere nonché quelle di artisti quali Léger, Picasso, Miró, Ernst, Le Corbusier e Dubuffet.

Le quattro litografie di Sandro Cherchi, Franco Garelli, Piero Simondo e Asger Jorn che oggi pubblichiamo fanno parte fin dagli anni Sessanta di questo museo: realizzate nel corso del primo “Congresso mondiale degli artisti liberi” ad Alba nel settembre del 1956, testimoniano gli scambi e i dialoghi avvenuti in quella sede, anche sul piano della produzione artistica.

Le litografie sono catalogate on line sul portale del ministero della cultura danese: www.kulturarv.dk/kid/Forside.do


Piero Simondo, Senza titolo, litografia, 35 x 25 cm, 1956.
Asger Jorn, Senza titolo, litografia, 35 x 25 cm, 1956.
Franco Garelli, Senza titolo, litografia, 35 x 25 cm, 1956.

Sandro Cherchi, Senza titolo, litografia, 35 x 25 cm, 1956.