venerdì 28 ottobre 2016

Simondo e la Fiera del tartufo d'Alba

Nel 1955, Piero Simondo e Pinot Gallizio si recano ad Albisola, capitale dell’arte ceramica e crocevia di avanguardie. I due vanno a esporre i loro lavori, in restituzione di un invito esteso l’anno precedente a tre artisti locali, Siri, Sciutto, Caldanzano. 
A questi (e agli altri membri della comunità estiva albisolese: Aligi Sassu, Lucio Fontana, Sandro Cherchi, Farfa, Bertagnin, Dangelo, Asger Jorn…) Simondo e Gallizio portano un fascio di grandi fogli completamente bianchi – se si esclude l’intestazione che recita “Città di Alba XXV Fiera del tartufo”; sono i manifesti dell’edizione 1955, che Simondo e Gallizio hanno preso dalla tipografia prima della “andata in stampa”, per cimentarsi loro stessi sul tema e per farli inventare e colorare dai colleghi albisolesi. 
I risultati vengono raccolti in una mostra straordinaria per freschezza, divertimento, raffinata semplicità – che forse ad Alba, quell’autunno, passa inosservata o incompresa: non ci sono infatti, nelle cronache locali, più che fugaci, imprecisi accenni.
Oggi, questi manifesti sono stati nuovamente presentati al pubblico in un’importante mostra antologica promossa da Gillo Dorfles, che ha “scoperto” il fondo dei manifesti della XXV Fiera di proprietà della Fondazione Ferrero e del Centro Studi Beppe Fenoglio, proponendone l’esposizione in occasione della Fiera di quest’anno.

Mostra "I manifesti d'autore per la Fiera del tartufo"
dall'8 ottobre al 27 novembre 2016
Centro Studi Beppe Fenoglio

Manifesto realizzato da Piero Simondo, 100 x 70 cm, 1955.

Manifesto realizzato da Pinot Gallizio e Piero Simondo, 100 x 70 cm, 1955.




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